Critica
"La mano è buona, sciolta, agile ; l' occhio ha visione sicura, capace di organizzare i particolari in un complesso convincente.
Le intonazioni non mancano di finezza giocando su colori aciduli accordati con coraggio su verdi freddi e su rossi che tendono al violaceo..."
Pino Mantovani
Critico d' arte
Docente all' Accademia Albertina di Torino.
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" Due ragioni convergenti pur nella loro differente natura, stanno alla base di questa breve considerazione sulla pittura di Dario Cavallo.
La prima è il titolo stesso della mostra che tocca per la sua genuinità e invita a percorsi lontani, richiamando atmosfere raccolte.
La seconda è la temperatura misurata, il rigore formale delle operazioni pittoriche ; è l' impatto "sonoro" dei segni grafici combinati a cromie armoniche, che solo in un secondo tempo cedono il campo ai contenuti e divengono recuperi di figura e di natura.
Da qui l' inevitabile riferimento alla costante vitalità delle Accademie come luoghi della trasmissione alta di valori profondamente artistici ; così come risulta opportuno considerare il dinamismo dei percorsi dell' immagine sovente colta, come in queste operazioni, nel riemergere di istanze naturalistiche, di memorie romantiche, di luoghi più o meno aperti che alimentano la battaglia fra innovazione e "tradizione".
L' augurio che mi sento di formulare al giovane Cavallo è che il suo percorso superi le inevitabili "deviazioni" delle neofigurazioni e vada verso orizzonti più liberi, magari portato dalle "ragioni del cuore".
Mario Gosso.
Professore di Figura dal Vero
Docente all' Accademia di Belle Arti di Cuneo.
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" La pittura è indefinibile così come è facilmente definibile ; può essere tutto oppure niente ; per me è utile per qualcun altro non merita interesse ; è svegliarsi al mattino con la luce del Sole o far tardi la sera al chiaro di Luna ; resta tuttavia che è qualcosa di umano, ed è per questo che la chiamo Destino. "
Dario Cavallo.